Udienze a distanza anche nel processo tributario

Si attende solo il parere del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, per varare il provvedimento con le «regole tecnico operative per lo svolgimento delle udienze attraverso collegamenti da remoto», ossia attraverso internet. Il testo, a firma del direttore generale delle finanze Fabrizio Lapecorella, è già pronto. Salvo diverse valutazioni del massimo organo della giustizia tributaria a breve potrebbe andare in pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

L’intenzione è di superare le limitazioni dovute all’epidemia da Covid-19. Di certo c’è che anche col decreto del Mef non è detto che tutte le problematiche siano aggirate. In ambienti della giustizia tributaria si ritiene che, comunque, non sono prevedibili tempi brevi per l’apprestamento e la predisposizione della strumentazione tecnica adeguata per lo svolgimento delle udienze online.

Il decreto a firma Lapecorella mira a dettare le «regole tecnico-operative per lo svolgimento delle udienze attraverso collegamenti da remoto», per consentire di attivare le udienze a distanza sia collegiali sia monocratiche, pubbliche o in camera di consiglio.

La partecipazione all’udienza «avviene a distanza mediante un collegamento audiovisivo da remoto con modalità tali da assicurare la contestuale, effettiva e reciproca visibilità delle persone collegate e la possibilità di udire quanto viene detto, a garanzia della partecipazione e del contraddittorio».

Le udienze dovranno svolgersi mediante l’uso del programma Skype for Business, con collegamenti tramite dispositivi dell’ufficio o personali, utilizzando comunque infrastrutture e spazi di memoria telematica presenti nel sistema informativo di fiscalità (Sif) del ministero dell’Economia e delle finanze.

Gli orari delle udienze sono una parte fondamentale:«sono fissate secondo orari distinti e congruamente distanziati e comunicate alle parti ovvero ai loro difensori», questo per evitare che le procedure siano ingolfate.

La decisione del presidente della Commissione «di svolgere l’udienza a distanza è comunicata alle parti a mezzo posta elettronica certificata». Prima dell’udienza «l’ufficio di segreteria della Commissione tributaria invia all’indirizzo di posta elettronica ordinaria, previamente comunicato dalla parte, il link di collegamento da remoto per la partecipazione all’udienza a distanza». Nel corso dell’udienza potranno essere mostrati documenti in condivisione.

Stop all’udienza in caso di mancato funzionamento del collegamento da remoto. In questo caso il presidente dovrà dare comunicazione della nuova data.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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